1948
SCONFORTO
Estatiche figure
d’un piccolo presepe,
innanzi allo sguardo attonito
d’un bimbo,
scavate nell’anima
immagini rosa.
E ritornano caldi
lenti ricordi
di manine tese
e mobili nel muschio,
fra la paglia
nei sassolini
di quella dolce
piccola strada,
di occhi ingenui
nell’incantato
laghetto di cristallo
fra le piccole oche leggere
sul pelo … dello specchio,
più vere d’ogni altra,
di occhi brillanti
su quella neve soffice
calda e buona
come lana bambagia farina
su verdi cespugli di carta.
Ma come … tutto, oh! tutto
mi porta lontano
da quella scena
immobile incantata
lungo quella stradina
lontano …
sotto il peso di una neve
fredda, vera …